July 9, 2024

Chirurgia della cisti endometriosica: sfodera la tua arma migliore (ma sappi quando fermarti)

In una recente revisione della letteratura eseguita dal nostro gruppo di ricerca abbiamo riflettuto sul ruolo della chirurgia per il trattamento degli endometriosi ovarici.

Gli endometriomi ovarici sono comunemente rilevati mediante ecografia nelle pazienti affette da endometriosi. Sebbene in passato la chirurgia fosse ampiamente considerata il gold standard per il trattamento degli OEs, specialmente in presenza di cisti di grandi dimensioni, la gestione chirurgica degli endometriomi ovarici è tuttora oggetto di dibattito. Gli endometriomi ovarici spesso rappresentano la “punta dell’iceberg” di una endometriosi profonda sottostante, e questo deve essere considerato quando si tratta di endometriomi ovarici per migliorare il dolore delle pazienti, concentrandosi sugli obiettivi chirurgici e fornendo una consulenza migliore.

Nel contesto della cura della fertilità, gli endometriomi ovarici possono avere un effetto dannoso sulla riserva ovarica attraverso alterazioni strutturali, risposte infiammatorie e deplezione della riserva ovocitaria. Al contrario, l’approccio chirurgico può aggravare il declino della stessa riserva ovarica. Mentre le evidenze suggeriscono che non vi sia un miglioramento nei risultati della fertilizzazione in vitro (FIVET) dopo la chirurgia degli endometriomi ovarici , sono necessari ulteriori studi per comprendere l’impatto della chirurgia degli endometriomi ovarici sulla fertilità spontanea. Pertanto, la gestione ottimale degli endometriomi ovarici si basa sulle caratteristiche individuali della paziente e della sua fertilità, come l’età della donna, la durata dell’infertilità, i risultati dei test della riserva ovarica e l’anamnesi chirurgica.

Tra gli approcci chirurgici disponibili, la cistectomia appare vantaggiosa in termini di riduzione dei tassi di recidiva e, tradizionalmente, la coagulazione bipolare è stata utilizzata per ottenere l’emostasi dopo questo intervento. Tuttavia, preoccupazioni circa l’impatto negativo sulla riserva ovarica hanno portato all’adozione di metodi alternativi per ottenere l’emostasi, tra cui la sutura del letto della cisti e metodologie innovative come il laser a CO2 e l’energia al plasma, che sono emerse come opzioni chirurgiche valide per gli OEs. In situazioni in cui le caratteristiche ecografiche degli endometriomi ovarici sono non rassicuranti, la chirurgia dovrebbe essere considerata per ottenere tessuto per una diagnosi istologica e escludere eventuali malignità ovariche.

Leggi l’abstract e l’articolo completo cliccando qui.

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